La cura come progetto
Seminari a cura di Giovanni Caudo, Virginia Musso, Martina Pietropaoli
Nell’ambito delle attività del corso di “Studi urbani. Spazio e comunità” a.a. 2024-2025, verranno dedicate al tema della cura alcune letture, un’esercitazione e una conferenza.
Le lezioni, in forma di seminario, rientrano nel programma del corso ma sono aperte al pubblico e alle studentesse e gli studenti interessati anche a singoli incontri.
I seminari nascono dalle attività di ricerca e didattiche portate avanti negli anni da Sofia Sobastianelli, Giovanni Caudo, Martina Pietropaoli e Lorenzo De Strobel, che sono confluite in un confronto recente con Virginia Musso (ricercatrice in filosofia), che ha permesso di tornare con maggiore slancio a interrogarsi sulla domanda: in che modo il concetto di Cura può informare i processi di trasformazione dello spazio urbano?
Mentre nelle città si cristallizzano i cortocircuiti del capitalismo, nella realtà contemporanea e post-umana di un Globo sempre più urbanizzato emerge una costellazione poliedrica di voci che si ispirano al concetto di Cura e convergono nell’immaginare modi di abitare e progettare il Mondo. La Cura non è più intesa come lavoro o vocazione, quanto piuttosto come postura e logica di relazione che privilegia l’interdipendenza rispetto alla presunta autonomia individuale di stampo contrattualista. All’interno di questa cornice trasformativa, è possibile stimolare dialoghi e contaminazioni tra gli studi urbani e il pensiero della Cura che, lungi dall’essere retorico e generalista, si definisce per la sua sostanziale relazionalità, per la nodale attenzione alla conservazione della vita e alla fenomenologia del quotidiano.
Se intesa in questo modo, la Cura può divenire lente per guardare la città, orientare progetti e politiche pubbliche ma anche leva per tessere descrizioni del contemporaneo rinnovate e a sostegno di processi di co-costruzione del Mondo, privilegiando l’immanenza della vita quotidiana e promuovendo un’accezione della comunità come essere-in-comune.