Laboratorio di Urbanistica LMPU LabUrb
Giovanni Caudo, titolare del corso, dal 2021 ha promosso insieme ad altri docenti attorno al tema Forma urbis il rinnovamento della “LMPU Laurea magistrale in Architettura – progettazione urbana” del Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre. L’area di studio e progetto scelta per il LabUrb è il contesto periurbano romano di Saxa Rubra/Castel Giubileo. Il contrasto tra le infrastrutture e le anse del fiume Tevere è l’innesco di un’indagine collettiva sul significato di questi luoghi e sulle strategie per reinterpretarne il patrimonio materiale e immateriale.
Oggi le città si presentano come territori abitati, sono sempre più delle “endless city”. Anche Roma ha tracimato ormai ben oltre i suoi confini amministrativi, si può parlare di Città Regione. Confrontarsi con questa condizione ha una valenza che va oltre il caso romano. Ma questa vastità vorremmo interrogarla chiedendoci: qual è la forma urbis attuale di Roma? Il “grande progetto” di Roma è riconoscerne la forma urbis attuale. Sono “i vuoti” non edificati ma in realtà pieni di valori: agricoli, ambientali (parchi e riserve) ed ecologici. Il suolo, l’acqua che nel loro intreccio con l’estensione territoriale, le differenti densità dell’abitare, i segni della storia che si sono depositati nel tempo a dare forma all’urbs attuale, quella che traguarda il futuro.
Ci proponiamo di conferire significato al complesso di spazi, di forme, di simboli che connotano, da un punto di vista storico-culturale e sociale, la città che abitiamo per contribuire a restituirne la forma urbis.
Riabitare, riscrivere. Una prima rappresentazione di Roma è data dai “grumi edificati” tenuti assieme dalle infrastrutture, in continua trasformazione, una sovrascrittura su un testo in parte già scritto. Mentre l’espansione è proceduta per aggiunte, ora la crescita può avvenire per stratificazione sull’esistente e si costruisce sopra al già costruito.
Obiettivo del corso: Elaborazione di un progetto a scala urbana (master plan) con particolare attenzione ai temi della resilienza al cambiamento climatico e al rapporto tra forma fisica e forma sociale. Fra i temi trattati: uso dello spazio; temporalità di movimento degli abitanti; spazi aperti e costruiti; disegno del suolo e delle infrastrutture; luoghi della socialità, dell’abitare e del lavoro. Inoltre, vengono analizzati i modelli dello sviluppo urbano e demografico, del consumo di suolo, del traffico, della sostenibilità alimentare, delle interazioni sociali e degli spazi urbani, dell’economia e del metabolismo della città.
Il corso sperimenta una modalità mista di lavoro, talvolta collettivo, talvolta in gruppi, talvolta individuale, alternando sopralluoghi, lezioni, discussioni e laboratorio progettuale. La messa in discussione dei valori e delle risorse già presenti sull’area è alla base di un dibattito pedagogico che promuove la consapevolezza degli studenti nel maneggiare strumenti e teorie del progetto adeguati alle sfide della contemporaneità e replicabili in altri contesti romani e internazionali. Le conferenze con ospiti di altri campi scientifici alimentano il dialogo interdisciplinare promosso dai docenti.
Il modulo di urbanistica (8 CFU) è completato da due moduli: Diritto (4 CFU) e Metodi e modelli matematici e statistici (4 CFU).
Collaborazioni
Nel corso dell’a.a. 2022-23 Giovanni Caudo, con il supporto del gruppo Labic, ha ideato e organizzato un ciclo di eventi per la LMPU con l’intento di promuovere il dialogo interdisciplinare e ospitando, tra gli altri: Ilaria Capua, Luigino Bruni, Edoardo Camurri, Antonio Di Campli, Camillo Boano, Laura Montedoro, Michelangelo Russo.
A marzo 2023 il corso è stato inaugurato con il workshop “Case romane. Architetture per la città”, che ha ospitato Heike Oevermann.