OpenHeritage: Organizing, Promoting and ENabling HEritage Reuse through Inclusion, Technology, Access, Governance and Empowerment
OpenHeritage – Organizing, Promoting and ENabling HEritage Reuse through Inclusion, Technology, Access, Governance and Empowerment è un progetto di ricerca finanziato attraverso il programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020. Obiettivo del progetto è definire un modello innovativo di governo del patrimonio culturale e un toolbox volto a sostenerne processi di riuso adattivo partecipati da soggetti e comunità locali. Superando la sola ri-funzionalizzazione dell’oggetto culturale, OpenHeritage ambisce a individuare meccanismi trasformativi capaci di generare benefici sociali, economici e territoriali a partire dalla rigenerazione di assets riconosciuti, oltre che per il loro valore storico-artistico, come beni comuni.
Il progetto si articola secondo tre pilastri: community & stakeholders integration, sulla realizzazione di processi socialmente inclusivi di riuso adattivo attraverso la costruzione di partenariati multi-stakeholder (pubblico-privato-persone); resource integration, verso l’applicazione di modelli di integrazione sviluppati a livello locale e di forme di business inclusive, incentrate sull’empowerment economico delle comunità territoriali, includendo soprattutto soggetti afflitti da condizioni di marginalità sociale e/o economica; regional integration, interessato alla possibilità di incorporare gli sviluppi locali in un quadro più ampio, contribuendo alla tutela dell’ambiente, della società e dell’economia.
Metodologicamente, la ricerca è stata condotta su due piani paralleli. A livello microscopico, attraverso l’analisi di 16 casi studio (Observatory Cases), tematicamente e geograficamente dispersi in Europa, che hanno fornito la base conoscitiva del progetto; e con lo sviluppo di 6 living lab (Cooperative Heritage Labs) dove sono state sperimentate e testate le conoscenze acquisite e le nuove proposte. A livello macroscopico, una mappatura dell’ambiente istituzionale e regolativo di 16 paesi europei in materia di heritage e riuso adattivo ha descritto le condizioni operative entro cui opera la pratica della conservazione e della trasformazione urbana odierna. Il lavoro, anche comparativo, sui due livelli descritti è dunque servito a individuare margini di trasferibilità dei meccanismi di gestione e governo condiviso dell’esistente, come pure traiettorie evolutive del contesto europeo in materia di riuso adattivo del patrimonio culturale.
L’unità di ricerca dell’Università di Roma Tre, in particolare, si è occupata degli aspetti istituzionali e dei regolamenti che normano la trasformazione del patrimonio culturale, del loro legame con gli aspetti partecipativi e con i beni comuni urbani. Ha inoltre contribuito alla ricostruzione dei casi-osservatorio e alla valutazione comparativa di entrambi i livelli, micro e macro, presi in esame dal progetto. In particolare, la città di Napoli e l’esperienza dei beni comuni sviluppata nello Scugnizzo Liberato sono stati oggetto di studio. Una speciale focus, infine, è stato dedicato all’integrazione regionale e dunque a quei meccanismi territoriali che concorrono a sostenere o ostacolare uno sviluppo urbano equo ed equilibrato.
Pubblicazioni
Special Issue in the Journal of Heritage Management and Sustainable Development: The ethics and aesthetics of adaptive heritage reuse in Europe, edited by Federica Fava. Forthcoming.
F. Fava, F. Cannella, Per una conservazione abitata: il caso dello Scugnizzo Liberato di Napoli. In Caudo G., Paone F., Sampieri A. (a cura di, 2021), Patrimonio in azione. Atti della XXIII Conferenza Nazionale SIU Downscaling, rightsizing. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale, Torino, 17-18 giugno 2021, vol. 6, Planum Publisher e Società degli Urbanisti, Roma-Milano 2021, pp. 132-136.
F. Fava, G. Caudo, F. Cannella, Dalle pratiche alle politiche di heritage adaptive reuse nei paesi del Sud Europa: Italia, Spagna e Portogallo a confronto, in AA.VV., Atti della XXII Conferenza Nazionale SIU. L’Urbanistica italiana di fronte all’Agenda 2030. Portare territori e comunità sulla strada della sostenibilità e della resilienza, Matera-Bari 5-6-7 giugno 2019, Planum Publisher, Roma-Milano 2020, pp. 1470-1474.
F. Fava, Commoning adaptive heritage reuse as a driver of social innovation. Naples and the Scugnizzo Liberato case study, «Sustainability», 2022, 14(1), 191; https://doi.org/10.3390/su14010191.
G. Caudo, F. Fava, Concinnità: Il progetto di città, contemporaneo /// Territori co-adattivi. Verso forme resilienti di riuso del patrimonio, «AND Rivista Di Architetture, Città E Architetti», 2021, 40. Disponibile a: https://and-architettura.it/index.php/and/article/view/390.
F. Fava, Ongoing adaptive reuse: patterns of heritage resilience before and after COVID-19, «Journal of Cultural Heritage Management and Sustainable Development», 2022, Vol. ahead-of-print No. ahead-of-print. https://doi.org/10.1108/JCHMSD-06-2021-0116.