Studi Urbani. Spazio e Comunità
Il corso fa della lettura ad alta voce di testi di filosofia, sociologia, antropologia – e di altri campi del pensiero che ci interrogano sulla condizione urbana – il suo momento centrale e della loro discussione collettiva il suo senso ultimo. È pensato per orientare lo sguardo degli studenti verso la condizione urbana contemporanea. Muovendosi dentro a proposizioni concettuali che si collocano nel campo disciplinare degli urban studies e che delineano un filo rosso utile a costruire la postura necessaria a comprendere il fenomeno urbano nella sua complessità. Una comprensione che è essa stessa azione e progetto.
Seppure variamente significative per ciascuno studente, le letture disegnano la parabola di espansione/deterritorializzazione/rilocalizzazione del Globo, avviata con l’estensione geografica e civile dell’Impero romano. La condizione urbana contemporanea discende dall’idea di “vivere sopra” alla condizione naturale, ai legami di sangue, per costruire una seconda natura e le istituzioni necessarie a regolarla, ponendo in tensione il nostro corpo e il nostro agire tra le ragioni di natura e quelle dell’ambizione di non essere solo terreni. Questo “vivere sopra” si compie per tenta vi, anche talvolta fallimentari, che non hanno l’eroicità del moderno ma si compiono ai margini, a partire dai problemi che mettiamo in comune.
Abitiamo città già costruite, già abitate ed estese su territori vasti e incontenibili. Il nostro abitare precipita, come noi d’altronde, dentro a uno spazio già dato, pieno di cose. Abbiamo riempito il mondo di cose, di artifici, per renderlo abitabile e ora questo ci abita, ci limita, ci condiziona ma noi non ne siamo coscienti fino in fondo.
Riformulare la postura dell’urbanista dinanzi al paradigma della città costruita, della città esistente e già abitata, è necessario. Passando per il tema dello spazio, il tema del corpo e quello delle relazioni, l’approdo finale è la discussione del concetto e delle pratiche di “comunità” come chiave per trovare la giusta distanza e accordare il vivente (nelle relazioni umane, nelle relazioni con gli altri esseri viventi, all’interno dei contesti urbani) con una risoluzione provvisoria, che consiste nello sforzo di riscrittura della città esistente.
Negli anni, il corso ha partecipato a festival e ospitato studiosi che hanno dialogato con le studentesse e gli studenti. Alcune pubblicazioni testimoniano l’attività di ricerca comune che sempre nutre le lezioni.
La partecipazione al Festival Città e Territorio (Ferrara, aprile 2009) è stata l’occasione per sperimentare quanto letto e dibattuto durante le prime edizioni del corso “Studi urbani: Spazio e Comunità”. Con gli studenti e le studentesse di quell’anno è stata avviata la ricerca “Un mondo di cose in comune” che ha portato alla realizzazione di un’opera collettiva. Metafora della dualità della condizione urbana – una struttura razionale che è l’esito di incastri non sempre intellegibili – ed emblema dell’“essere con”, quel Tavolo negli anni è rimasto il simbolo del corso.
Il corso è stato attivato nel 2008 da Giovanni Caudo e Sofia Sebastianelli, che hanno ideato la bibliografia.
Collaborazioni
Nel 2009 grazie ad un progetto di Giovanni Caudo e Sofia Sebastianelli il corso ha partecipato al Festival Città e Territorio di Ferrara.
Nel 2019 Giovanni Caudo e Martina Pietropaoli hanno organizzato il ciclo di seminari “Alterità, mondo, crisi” ospitando all’interno di dialoghi didattici Alberonero, Roberto D’Autilia, Lidia Decandia, Maura Gancitano, Elena Battaglini, Aurora Cavallo, Laura Centemeri, Silvano Tagliagambe, Sarantis Thanopulos, Paolo Virno.
Nel 2021 è stato pubblicato un libro che trae spunto da questi seminari: Riabitare il mondo, G. Caudo & M. Pietropaoli (eds.), collana «Città e paesaggio saggi», Quodlibet, Roma-Macerata, ISBN 978-88-229-0613-7.
Nel 2021 gli studenti hanno partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia attraverso il workshop “Common future. Glimpses of how living together”, organizzato da Giovanni Caudo e Federica Fava.
Nel 2022 è stato dedicato ai dieci anni del corso il volume L’(in)comune. Equivoci, essenziale e pratiche, G. Caudo, M. Pietropaoli & S. Sebastianelli (eds.), «QU3 – iQuaderni di U3», anno 8, n. 25, Quodlibet, Roma-Macerata, ISBN9788822908056, E-ISBN 9788822913128
ISSN: 2531-7091 (online), ISSN: 2611-5646 (edizione cartacea).
Nel 2022 il corso ha ospitato Silvia Ronchey e Olivia Guaraldo.